ROMA – L’Ue ha aperto a posticipi sulle scadenze imminenti, a deroghe sui controlli, all’ammasso privato e alla distillazione volontaria. Lo ha reso noto il ministro Teresa Bellanova in occasione dell’informa odierna alle Camere. Tutti interventi chiesti a gran voce dalla filiera del vino italiano, che si sta dimostrando quantomai compatta al cospetto della crisi generata da Covid-19. Risale a ieri l’ultima lettera congiunta indirizzata a Roma dalle principali associazioni del Made in Italy enologico.
“Il vino – ha detto la titolare del Mipaaf – è uno dei settori fortemente coinvolti dal blocco dei canali commerciali. Ho all’Ue di attingere a tutte le risorse comunitarie previste nei diversi settori e coperti dal regolamento Ocm unica e dello Sviluppo rurale”.
“Molti risultati li abbiamo già ottenuti – ha aggiunto Bellanova – e la Commissione europea ha dato ampie aperture sui posticipi, sulle deroghe ai controlli, sugli ammassi privati e sulla distillazione per il vino. Credo che per i nostri produttori si tratti di notevoli facilitazioni per poter continuare a lavorare senza il peso di una burocrazia insostenibile soprattutto in questa fase”.
In particolare, risulta delicato il capitolo relativo agli ammassi privati. “Abbiamo inviato alla Commissione un documento, predisposto e concordato con le regioni, per attivare l’ammasso privato per formaggi, burro, carni bovine, carni suine, carni ovicaprine”. Non per quello del vino, per il quale l’Italia “attende riscontro dalla Commissione nei prossimi giorni”.
L’ipotesi più papabile riguarda la distillazione volontaria. “La priorità è utilizzare i fondi Ocm, chiedendo l’attivazione della misura distillazione di crisi a livello Ue”, ha precisato nel suo intervento alle Camere il ministro Teresa Bellanova.
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Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.